Descrizione
IL PERCHE’ DI UN PROTOCOLLO….
Non vi è dubbio che la scuola è un’esperienza fondamentale nella vita di ogni minore e lo è ancor di più per il minore adottato, pertanto è molto importante saper determinare la qualità del suo inserimento nel nuovo contesto sociale. La Scuola rappresenta il primo luogo di socializzazione successivo a quello familiare; offre al bambino una varietà elevata di relazioni che sperimenta con i pari e con i docenti, tutto questo fa della scuola un luogo di grande significatività nella sua formazione psichica, affettiva e cognitiva.
Si ritiene fondamentale costruire una collaborazione tra scuola e famiglia e una comunicazione reciproca efficace, al fine di elaborare obiettivi comuni per l’acquisizione di sicurezza e autostima da parte dell’alunno adottato. Gli attori che operano nella scuola hanno il difficile compito di mettere in luce momenti in cui è fondamentale considerare l’alunno adottato uguale ai compagni e momenti in cui non si può trascurare la diversità della sua storia, soprattutto, tenendo presente il fatto che spesso manifesta disagi e difficoltà di vario genere riconducibili al suo vissuto.
I docenti hanno il non facile compito di cercare la specificità, o diversità riconducibili ad esperienze pregresse, in questa fase è utile la collaborazione non solo con la famiglia adottiva ma, dove è possibile, con l’ente che si è occupato di fare da tramite nell’adozione.
La presenza nella nostra scuola, a partire dalla scuola dell’Infanzia fino alla secondaria di primo grado, di alunni adottatici ha condotto alla necessità di stilare un “Protocollo di accoglienza per alunni adottati”. Quale strumento di lavoro può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola, al fine di migliorare l’inserimento e l’integrazione del bambino adottato.